Le Sammartine

Oggi vi parlo di un dolce tipicamente calabrese, le Sammartine. Questo nome può variare anche a distanza di pochi kilometri come Petrali nel reggino o Pitte nel cosentino. La lavorazione è molto lunga e addirittura parte da agosto, quando, i fichi e l’uva vengono messi sapientemente al sole ad essiccare e che verranno, poi, usati a dicembre per la “ficata” ovvero la farcia dei dolcetti. Si tratta di una ricetta davvero molto difficile ma rappresenta per noi Calabresi una tradizione culinaria immancabile nel periodo Natalizio!

NB: la ricetta è di 1 kg di farina per 2 kg circa di farcia, dipende ovviamente quanta si mette in ogni dolcetto!

INGREDIENTI per la pasta:

  • 1 kg di farina OO
  • 120 gr di olio evo
  • 120 gr di zucchero 
  • 3 uova intere
  • succo di un limone
  • 30 gr di ammoniaca alimentare
  • mezzo bicchiere circa di latte tiepido (se l’impasto è troppo duro)

INGREDIENTI per la farcia (ficata):

  • 1 kg di fichi secchi
  • 400 gr di uva passa
  • 200 gr di nocciole (facoltativo)
  • 200 gr di noci 
  • 200 gr di mandorle
  • 10 gr di cannella macinata
  • 10 gr di chiodi di garofano macinati
  • 3 mandarini, la scorza
  • 80 gr di gocce di cioccolato (facoltativi)

per amalgamare il tutto :

  • 250 ml di vin cotto
  • scorza di 3 mandarini
  • 100 gr di cacao amaro 
  • 3 tazzine di caffè dolce

INGREDIENTI per la decorazione:

  • 1 uovo 
  • diavolina colorata
  • cioccolato fondente

PREPARAZIONE della farcia:

Il primo step da fare è quello di macinare i fichi. Noi utilizziamo una vecchia macchina tritacarne ma va benissimo un mixer. Una volta che avrete macinato tutti i fichi e messi in un grande recipiente, tutta la frutta secca tritata grossolanamente. Aggiungete quindi l’uva passa (Come vedete dal video, per facilitare l’operazione potete macinare l’uva passa insieme ai fichi). Mischiate caffè e cioccolato amaro e versate nel recipiente. Aggiungete il vincotto tiepido, i chiodi di garofano, la cannella e la scorza di mandarini tritata grossolanamente ed impastate tutto finchè il composto si sarà ben amalgamato. Questa farcia deve riposare per 1 giorno!

PREPARAZIONE della pasta:

Sbattete le uova intere insieme alla zucchero. Unite l’olio e continuate a sbattere. Versate nella farina disposta a fontana  e aggiungete l’ammoniaca che dovrà essere sciolta in circa mezzo bicchiere di latte tiepido. Impastate tutto. La pasta non deve essere dura, se troppo dura aggiungete sempre del latte tiepido. Stendetela con il mattarello o con la macchinetta. Deve essere molto sottile!

PREPARAZIONE dei dolcetti:

La pasta può essere tagliata con qualsiasi forma, rettangolare, quadrate, ovali, ecc. Mettete, poi, un cucchiaino pieno di farcia e richiudete! Potete lasciarli un pò aperti ad intravedere la farcia o completamente chiusi, come vedete dalle foto! Spennellate con l’uovo sbattuto e aggiungete la diavolina colorata.Infornate a 180° per 8/10 minuti.

Una volta cotti, sciogliete a bagnomaria il cioccolato e guarnite le sammartine chiuse aggiungendo ancora della diavolina colorata!

Buon Appetito! 🙂

Tortedinuvole

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15 thoughts on “Le Sammartine

  1. Roberta Dicembre 28, 2012 at 6:33 pm

    Buonissine…lo sai che, per l’impasto, io ho usato la stessa procedura per lo Zelten, un dolce tipico trentino? ma anche queste sono da provare!

    1. tortedinuvole Dicembre 28, 2012 at 6:35 pm

      Ciao roberta! non ho mai assaggiato lo Zelten! fare queste sammartine è davvero un lavoro lungo! ma sono molto buone e caratteristiche!

  2. Il Soffio di Zefiro Dicembre 30, 2012 at 8:52 pm

    Buon anno! Approfittiamo del momento per consegnarti questo piccolo premio/gioco telematico
    https://ilsoffiodizefiro.wordpress.com/2012/12/30/2012-blog-of-the-year/

  3. stefaniab. Gennaio 8, 2013 at 4:24 pm

    ..aggiungerei un pò di maraschino e di zucchero,per il resto è perfetto!!..bravissima anna

    1. tortedinuvole Gennaio 8, 2013 at 11:20 pm

      si potrebbe provare!!!

    2. Farom Dicembre 22, 2019 at 6:59 pm

      Maraschino? Non credo faccia parte delle tradizioni calabresi.

  4. giovanna Settembre 19, 2014 at 3:21 pm

    Ciao sai fare le pitte ‘chiuse,sono anni che non li faccio e non trovo più la ricetta,non so se dalle tue parti si chiamano pure cosi.sono quei dolci a forma di fiore con tanta frutta secca dentro.

    1. tortedinuvole Settembre 19, 2014 at 3:23 pm

      Io personalmente no, ma stasera chiedo a mia madre! 🙂

  5. Fra Gennaio 27, 2015 at 1:40 pm

    Ciao,
    anzitutto complimenti!!!!
    Cosa posso mettere al posto del vino cotto? Non so dove posso acquistarlo.

    1. tortedinuvole Gennaio 27, 2015 at 2:11 pm

      ciao e grazie 🙂
      dunque vediamo un po’. Se hai un Eataly vicino dovresti trovare un mosto cotto tra le selezioni di sciroppi che hanno. Dovresti chiedere della Saba che è appunto il modo con cui viene identificato il vincotto. Sostituirlo è praticamente impossibile perchè il dolce perderebbe del suo caratteristico gusto. Però puoi metterci il caffè, togliendo proprio il vincotto come ingrediente. Oppure è provare a farlo tu 🙂 Compra dell’uva, l’ideale sarebbe uva rossa da vino, spremi tutti gli acini e filtri il mosto. Fai bollire il mosto lentamente fino ad ottenere un liquido liquoroso. Ti dò una proporzione: Su circa 10 lt di mosto si ottiene all’incirca 2 lt di vincotto! Spero di essere stata sufficientemente chiara! 🙂

      1. Fra Gennaio 27, 2015 at 2:15 pm

        Grazie per la velocità di risposta e il dettaglio!!!
        Provo ad andare da Eataly allora, nei supermercati mi sa che è inutile sperare di trovarlo.
        Grazie ancora

        1. tortedinuvole Gennaio 27, 2015 at 2:24 pm

          Di nulla 🙂 ma fammi sapere come va la spedizione! ad Eataly!

          1. Fra Gennaio 27, 2015 at 2:33 pm

            OK SARA’ FATTO!!!

    2. Giuseppe Dicembre 11, 2020 at 3:41 pm

      Ciao sanmamartine

  6. Maria Grazia (Picetto) Gennaio 21, 2020 at 4:36 pm

    Che meravigliaaaaa, questa la devo proprio provare! Ne immagino il profumo! Se devo dirti la verità ne vorrei uno adesso!

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