La pitta Calabrese

La Pitta Calabrese é una focaccia ripiena che veniva fatta in passato in quasi tutte le famiglie. Era considerata di poco conto, sebbene poi il suo ripieno fosse un tripudio di e sapori. Oggi vi racconto la mia Pitta, quella ovviamente della mia famiglia, conscia del fatto che voi possiate conoscere una Pitta diversa.

Origine storiche

Secondo Rohlfs la parola deriva dal greco “πιττα”, basti pensare ad esempio all Lestopitta che é una sorta di focaccia, una sorta di piadina tipica dell’area grecanica calabrese, per essere precisi di Bova.

In altri casi si é fatto il legame con la tradizione romana, quando c’era l’usanza di fare delle focacce decorate come dono alle divina. La vicinanza alla parola latica “picta” é anche in questo caso molto chiara, quindi in realtá, entrambe le derivazioni possono essere corrette.

In generale la pitta non veniva considerata come un prodotto di grande importanza, tanto che in alcune zone, come ad esempio a Vibo Valentia, la pitta che assumeva il nome di jettata (letteralmente buttata via) veniva infornata per prima per assicurarsi che il forno a legna fosse arrivato ad una giusta temperatura.

I tipi di Pitta

Come vi dicevo, quando si parla di Pitta si puó teoricamente pensare ad una delle due origini: quella greca o romana.

In realtá,quando parliamo di Pitta Calabrese, non parliamo mai di un unico metodo di lavorazione e neanche di un un unico metodo di preparazione finale. Infatti, il alcune zone, come ad esempio Catanzaro, la Pitta viene preparata come una ciambella, accompagnata poi con il classico Morzeddhu.

Questa ciambella nel resto della Calabria é ancora definita Pitta, in alcuni casi Cullura e dopo essere stata cotta in forno viene poi farcita con vari ingredienti tra cui sicuramente salame stagionato fatto in casa.

In altri casi invece quando parliamo di Pitta, parliamo di una focaccia ripiena che viene infornata giá con il ripieno.

Ingredienti per preparare la pitta

  • 1,5 kg farina di semola
  • 500 gr farina 00 per la spianatoia
  • 500 ml di acqua tiepida
  • 20 gr di sale
  • 350 gr di lievito madre già rinfrescato oppure 1 cubetto di lievito madre

Per la nimma:

  • 200 ml ca. di acqua tiepida

Ingredienti per il ripieno

Per il ripieno si puó dare sfogo alla fantasia. Io consiglio sempre di usare prodotti fatti in casa, genuini e buoni per ottenere una Pitta Calabrese come la tradizione comanda. Tra gli ingredienti per il ripieno piú usati ci sono:

  • tonno calabrese
  • cipolle di tropea
  • salame calabrese stagionato
  • nduja
  • pomodoro
  • provola calabrese
  • olive in salamoia
  • sardella
  • uova sode

Conclusioni finali

Come sempre quando si parla di ricette tradizionali che sono nate e si sono tramandate nei corso dei secoli, é sempre difficile poter dire quale ricetta sia corretta.

In realtá io credo fermamente nelle tradizioni familiari: ció che é rimasto nelle tradizioni di ogni famiglia ha un legame indissolubile con il passato, un legame che spesso é inspiegabile ma che ha un motivo di esistere e che spesso, alcune risposte, le troviamo nei libri di storia antica, che ci raccontano come una popolazione si sia stanziata per secoli in un luogo, lasciando che le loro tradizioni contaggiassero quelle locali.

E´cosí che é nata la Pitta Calabrese.

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2 thoughts on “La pitta Calabrese

  1. lara Febbraio 6, 2021 at 10:37 am

    BUONGIORNO ! coasa è la nimma? mi può spiegare il procedimento completo grazie

  2. lara Febbraio 6, 2021 at 10:42 am

    io volevo la ricetta della lestopitta con illievitomadre grazie

Comments are closed.