Melanzane abbottonate (imbottite) al forno | Ricetta Calabrese |

Una rivisitazione nella preparazione di questa ricetta classica. Invece che friggere, proviamo a farle al forno! Come saranno venute? Scopritelo nel video!

INGREDIENTI:

  • Melanzane (devono essere piccole)
  • 500gr di mollica di pane fresco
  • 200 gr di formaggio grattugiato
  • Trito di aglio e basilico
  • olio
  • Salsa di pomodoro  1 litro

PREPARAZIONE:

Prendete le melanzane (non vanno bene quelle grosse e rotonde) e fategli dei tagli, almeno cinque ( come vedete in foto) . In ogni taglio fatto mettete un po’ di sale che prenderete con la punta del coltello e qui potete tranquillamente esagerare con il sale, tanto dopo qualche ora di riposo andranno lavate sotto l’acqua corrente. L’ideale sarebbe lasciarle nel sale per una notte. Per velocizzare, però, si possono mettere per qualche ora al sole.

Preparate per circa dieci melanzane il ripieno con la mollica di pane morbido, il formaggio grattugiato, il basilico e l’aglio che deve essere tritato molto finemente. Potete decidere di metterne tanto o poco a seconda del vostro gusto. A casa mia si fanno anche delle versioni senza aglio però devo dire che la differenza si sente.

Prendete le melanzane con il sale e passatele sotto l’acqua ripulendole dal sale in eccesso. Da ogni fessura mettete il ripieno premendo il composto con il dito in modo che ogni melanzana sia ben ripiena.

Spennellate le melanzane con dell’olio, fate penetrare l’olio anche tra le fessure. Spennellate anche la teglia e infornate per circa 45 minuti a 200°.

Una volta cotte, “calate” le melanzane nel sugo fatto con un soffritto di basilico, olio e cipolla. Fate cuocere poi a fuoco lento per circa un’ora. Potrebbe volerci più tempo, ma ciò che  è importante è che il sugo non si restringa del tutto e che le melanzane si siano impregnate bene. Inoltre con il sugo si può condire anche un bel piatto di spaghetti!!!

Tortedinuvole

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11 thoughts on “Melanzane abbottonate (imbottite) al forno | Ricetta Calabrese |

  1. Me Settembre 13, 2018 at 8:12 pm

    Mbuttunato vuol dire imbottito e non abbottonato, trattandosi di verdure appunto imbottite e non abbottonate che non ha alcun senso. Capisco però che il web sia imbottito (e non abbottonato) di ignoranti e che dopo il primo fesso che ha scritto chi sa quando questa fesseria oramai pulluli di ricette con questa finta traduzione, al punto che sono sicuro ci saranno migliaia di uebblogghe che spergiureranno la propria trisavola le chiamasse già così nel 1900, un po’ come pullula di scie chimiche e vaccini che causano l’autismo, quella per la cultura è l’informazione corretta è una battaglia ormai persa dall’invenzione di internet.

    1. Tortedinuvole Settembre 17, 2018 at 12:47 pm

      Cara/o Me,
      hai ragione (in parte) e aggiungerò una modifica al testo.
      Per quanto riguarda il titolo però rimarrà così come è perchè, se è vero che si tratta di una traduzione (in parte) sbagliata è altrettanto vero che la traduzione diretta che si fa è sempre questa e se voglio che persone come te arrivino sul blog e mi scrivano un commento, anche piccato come il tuo, ho bisogno “anche” ahimè di errori o sviste di questo tipo che mi consentano anche di ricevere dei feedback. Chiaramente io cerco di evitare errori ma non sono infallibile ma, anzi, apprezzo molto se le cose mi vengono fatte notare. Apprezzo un po’ meno la semplicità con cui si definisce una persona ignorante, ma si sa, il web è imbottito (e non abbottonato) di leoni da tastiera che credono di sapere tutto o, peggio, esibiscono le loro conoscenze con arroganza e con sufficienza. Io non so tutto ed è per questo che ho ordinato il libro del filosofo tedesco Gerhard Rohlps (Historische Grammatik der italienischen Sprache und ihrer Mundarten) per evitare o limitare gli errori.
      Ti ringrazio per il tuo feedback.
      Annalisa

      1. Me Settembre 17, 2018 at 7:38 pm

        Boh, sarò strano io a provare fastidio vedendo come si sta riducendo la rete dove per trovare un minimo di informazioni esatte bisogna rimestare nella melma, talmente diffusa che ormai il falso diventa più vero della verità… Poi giusto per la cronaca, dare dell’ignorante a qualcuno non è un insulto, ma una semplice constatazione nel momento in cui appunto ignora l’argomento di cui parla, dato che bisognerebbe informarsi prima e non dopo aver alimentato false convinzioni, e se lo facessero tutti forse non saremmo arrivati a questo punto. Detto ciò, apprezzo chi ammette i propri errori e prova a migliorarsi, questa è una dote davvero difficile da trovare in giro. Saluti ed in bocca al lupo per il proseguimento.

        1. Tortedinuvole Settembre 20, 2018 at 5:15 pm

          Trovare informazioni esatte è molto difficile su internet, hai ragione anche perchè io blogger non mi improvviso ma molti si. Sulla questione dell’ignorare invece ti giro una storia che forse ignori (difficile però trovare conferma su libri di cucina calabrese, spesso questa ricetta non appare proprio), sembra che i tagli che vengono fatti sulle melanzane ricordino le asole dei bottoni ed è per questo che vengono definite abbottonate e di conseguenza la traduzione diretta. Ora questa è una leggenda che mi è stata raccontata più volte da diverse signore cuoche nella mia zona di provenienza, che mi fa pensare possa essere vera ma di cui non ho riscontri.
          Scusa il ritardo nella risposta ma ho chiaccherato con mia madre riguardo questa ricetta ed il tuo commento oggi e lei mi ha riportato alla mente questa storia che non ricordavo quasi più.

          1. Me Settembre 20, 2018 at 8:13 pm

            Guarda, io mi considero in parte calabrese, i compari di matrimonio dei miei genitori sono calabresi, ho passato i primi 15 anni della mia vita una media dai 6 mesi ai 3 mesi di vacanza scolastica da più grandicello in calabria, tutt’ora ho una casa a Cirò marina dove mi rifugio ogni volta che posso, per me è una seconda casa, quindi non ne saprò come un autoctono ma qualcosa credo di capirne. La parola ‘mbuttunat dai calabresi che conosco non l’ho mai sentita ed è tipicamente dell’area campana (principalmente Napoli/Sorrento/Salento) ed in parte siciliana (dove difficilmente eliminano l’ ultima vocale nelle parole ma la radice è uguale) ma non calabrese, dove al massimo per abbottonare si usa abbuttunare, che ha una radice completamente diversa anche se simile nella pronuncia. Se si parlasse di milingiani abbuttunati allora ok, magari potrebbe trattarsi di un piatto completamente diverso da quello campano e siciliano e “storico”, e la traduzione potrebbe avere il significato moderno che le viene attribuito, ma di questa storia delle milingiani ‘mbuttunati calabresi si trovano notizie non più vecchie di 4-5 anni, facci caso, che mi sembra pochino per un piatto della nonna. Ed in fondo anche la versione calabrese della ricetta prevede l’imbottitura della verdura, solo che tagliandola invece che scavarla. Ti ripeto, non è sulla provenienza della ricetta il problema, ma è la traduzione che è troppo strana per risultare credibile, e sembra più un’italianizzazione della parola indipendente dal significato.

          2. Tortedinuvole Settembre 21, 2018 at 2:33 pm

            Oddio, trovo questa conversazione decisamente interessante.
            Sulla forma dialettale ti devo contestare, perchè la parola “mbuttunari” si usa in tutto il reggino. Sarà che i dialetti sono simili ma differenti nelle province calabresi.
            E poi che vuol dire che si trovano notizie non più vecchie di 4/5 anni? Il fatto che non si trovino notizie più vecchie non significa che non sia una ricetta originale (a proposito la prima a pubblicare questa ricetta sul web sono stata io ben sei anni fa http://www.tortedinuvole.com/milingiani-mbuttunati-melanzane-abbottonate-ricetta-calabrese/ dopodichè molte blogger calabresi e non, l’hanno riproposta). Io non ricordo un’estate da quando sono nata senza questa ricetta e soprattutto se non fosse un piatto della nonna come si spiega che tutte le famiglie, grammo più grammo meno, usano gli stessi ingredienti? Questo non sarebbe possibile se non fosse una ricetta antica tramandata. Più che un mero problema linguistico sembra che tu stia contestando l’originalità della ricetta.
            Ad ogni modo apri il link che ti ho copiato, troverai una poesia scritta in dialetto (quello della Locride) di un autore che conosco che scrisse questa poesia circa 20 anni fa e partecipò ad una gara tra poeti e si classificò terzo.

  2. Me Settembre 21, 2018 at 5:00 pm

    No, ti assicuro che non contesto l’originalità della ricetta, mi sembra solo troppo strano che due ricette che, pur utilizzando la stessa verdura, sono così diverse per ingredienti e lavorazione, possano avere lo stesso identico nome che però ha un significato completamente diverso, e sarei davvero molto curioso di scoprire se esistano casi simili a questo. Ancora di più poiché napoletano e siciliano hanno molte parole derivate dall’arabo che hanno pronunce e significati simili, e lo stesso dovrebbe essere per il calabrese che infatti ha parole molto simili al napoletano, le prime che mi vengono in mente sono petrusino, tiemp, arrubbà, arricurdà ed altre che ora mi sfuggono. Solo per questo, ribadisco, mi sembra strano un significato identico nelle due regioni e totalmente diverso nella terza, considerando che i rispettivi dialetti hanno avuto una stratificazione ed influenze simili che partono fin dal medioevo. Ovviamente immagino possa dipendere anche dalla zona geografica all’interno della stessa regione, un napoletano ha un dialetto diverso da un salernitano, come un crotonese ed un reggino per dirne due.

    Comunque si, è una gran bella discussione 🙂

    1. Tortedinuvole Settembre 22, 2018 at 10:18 am

      Sono pignola,haha, ma sono riuscita a recuperare la traduzione che fa Rohlps nella sua opera Dizionario dialettale della Calabria.
      Copio e incollo:
      mbuttunari equivale ad abbottonare. poi rammontare la terra intorno ad una pianta. mbuttunai i pummadora. E’ come chiudere, proteggere la pianta mettendoci la terra a monticello intorno. Milingiani ‘mbuttunati: riempite e chiuse.

      1. Me Settembre 22, 2018 at 10:37 am

        Beh, allora alla fine abbiamo il responso ufficiale alla questione: anche in Calabria ‘mbuttunate vuol dire riempite, che è sinonimo di imbottite, Rohlps è d’ accordo con me :p

        1. Tortedinuvole Settembre 22, 2018 at 4:23 pm

          O per meglio dire, riempite e CHIUSE, cioè abbottonate come una giacca, una camicia, per non far fuoriuscire il ripieno. Nel caso della giacca o della camicia si parla sicuramente della panza 😆
          Ti ringrazio per questa conversazione costruttiva ed interessante. Seguimi, magari trovi un altro caso dialettale su cui discutere in futuro. A presto.
          Annalisa

  3. Me Settembre 23, 2018 at 7:22 pm

    Ok, zero a zero e palla al centro, intanto ti prego di pubblicare quanto prima una bella ricetta per pipi e patate che avrò mangiato un centinaio di volte nella vostra bella terra ma mai sono riuscito a replicare, le peggiori che abbia mai assaggiato sono tipo 100 volte più buone delle mie, quindi voglio tutti i segreti, anche quelli più inconfessabili!

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